Torino e il Vermouth

Ogni nostra casa prende il nome da uno dei più famosi vermouth italiani che hanno caratterizzato Corso Vittorio Emanuele II subito dopo la Prima guerra mondiale. All’epoca infatti il Corso veniva chiamato “la gran via del vermouth”: al numero 62 c’era la Carpano, al 42 la Martini & Rossi, all’86 la Cinzano. Sui muri di tutta la città spiccavano i colori vivaci dei manifesti creati da Dudovich, Cappiello, Mauzan e più avanti anche da Armando Testa, che inondarono l’Italia e il mondo rendendo famosa Torino e il vermouth a livello internazionale.

carpano esperienza vermouth

Un po' di storia

Era il 1786 quando Antonio Benedetto Carpano, prendendo spunto dai vini speziati di epoca romana e dagli infusi nati in Italia nel 1500, in una bottega vicina a piazza Castello a Torino addizionò del Moscato di Canelli con spezie ed erbe: il risultato ebbe grandissimo successo e la liquoreria in cui Carpano lavorava divenne il locale più frequentato del capoluogo piemontese. La scelta del nome deriva dal tedesco, nel quale il termine wermut significa artemisia maggiore (o assenzio): una delle piante usate per la produzione di questo vino aromatizzato.

Quasi novant’anni dopo la nascita del vermouth torinese, venne creato il Punt e Mes. Si racconta che il 19 aprile 1870 un agente di borsa sovrappensiero, alla domanda del barista della bottega Carpano su cosa volesse bere, rispose, pensando alla variabilità delle quotazioni di un titolo, un “punt e mes”, che letteralmente significa un punto e mezzo. Il barista gli servì un punto di dolce (vermouth) e mezzo punto di amaro (china): nasceva così il Punt e Mes.

La base del vermouth è composta da vino (almeno il 75%) bianco, rosato o rosso, aromatizzato e fortificato con un blend di estratti naturali ottenuti da erbe (tre cui obbligatoriamente deve essere presente l’Artemisia di cui si usano le punte fiorite ed essiccate) e spezie. La dolcificazione può essere data da zucchero, mosto d’uva, zucchero caramellato o miele. Il colore ambrato si ottiene esclusivamente grazie all’aggiunta del caramello.

punt e mes esperienza vermouth

Esperienza Vermouth

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Come bere il vermouth?
I nostri consigli

Classico: in un bel tumbler art deco, on the rocks con una scorza d’arancia.

Dissetante: 45ml di vermouth rosso, 90 ml cedrata, limone, zenzero, pepe di Timut. In un highball pestate leggermente qualche granello di pepe di Timut (o di Sichuan), aggiungete due fette di limone e lo zenzero pelato e tagliato a fettine (3-4 fette), versate il vermouth, colmate con il ghiaccio e terminate con la cedrata, mescolando delicatamente con un cucchiaino a stelo lungo.

Sfizioso: 40ml di Punt e Mes, succo di 1 arancia, 1 bottiglia di Ginger Ale. Mettete alcuni cubetti di ghiaccio in un bicchiere adatto a long drink, aggiungete il Punt e Mes, il succo di arancia e allungate con il Ginger Ale; guarnite con fette di arancia.

Non dimenticate che il vermouth si usa in tanti cocktail internazionali: il Negroni, il Manatthan, l’Americano, il Milano-Torino.

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